Si sa che ormai a scuola non si va più soltanto a prendere appunti o a scaldare il banco. Non si va più a scuola per ascoltare passivamente ore e ore di lezione. O, almeno, questa non è la scuola che vogliamo noi. Nella scuola che vogliamo noi, e che stiamo realizzando, c’è molto di più: ci sono le aperture nel pomeriggio, ci sono studenti protagonisti e proattivi che a volte sono anche educatori.
E in questo “molto di più” c’è anche PEER TO PEER, una delle azioni previste dal progetto “Welcome – Welfare e Comunità Educante”, che per i prossimi tre anni porterà la scuola al centro delle azioni di contrasto della povertà educativa adolescenziale.
Peer in inglese significa pari. La peer education allora è l’educazione tra pari, in cui ragazzi con più vantaggio sui programmi scolastici aiutano nel recupero i compagni più in difficoltà.
Stiamo parlando di studenti disponibili a ripassare insieme, pronti ad unire le forze per cercare di capire quello che non è ancora tanto chiaro; stiamo parlando di creare relazioni di aiuto che vadano oltre l’orario scolastico e oltre l’aspetto puramente formativo. Perché costruire relazioni, che col tempo si trasformano in senso di responsabilità nei confronti dei compagni e della scuola, e che poi sviluppano senso civico e senso di appartenenza, è qualcosa che va oltre il mero rendimento scolastico. È la scuola che sogniamo e che sta diventando realtà.
COME FUNZIONA?
Questa la Peer education ORIZZONTALE, cioè quella che si fonda sulla condivisione dei saperi e che avviene tra studenti dello stessa scuola.
Ogni settimana, di pomeriggio, si svolgono due turni di peer education della durata di 2 ore in ogni istituto coinvolto.
Ogni studente che sente il bisogno di ripassare con un compagno può iscriversi liberamente alla bacheca della PEER EDUCATION appesa nell’atrio della scuola; ogni studente che sente di poter dare una mano ai compagni si iscrive come studente-tutor. In base alla disponibilità dei ragazzi viene redatto il calendario degli incontri e si può cominciare!
Gli studenti non sono soli: ad ogni incontro sono presenti anche insegnanti o educatori del progetto che possono intervenire in ogni momento in caso di bisogno.
Ma c’è anche la Peer education VERTICALE, che avviene tra i ragazzi del Liceo Petrocchi e quelli delle scuole medie Nannini e Raffaello. Qui i ragazzi più grandi, tramite anche i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, coinvolgono i compagni più piccoli in attività diverse che puntano a costruire passaggi di competenze ma anche momenti di orientamento in vista della scuola superiore.
All’Istituto Comprensivo Statale Raffaello di Pistoia la peer education si fa già da qualche anno e si chiama Banca del tempo. Anche al Liceo Artisco Petrocchi e all’ICS Bonaccorso da Montemagno di Quarrata il peer to peer è già in azione. E quindi avanti, con impegno e convinzione: a partire da oggi le attività di peer education cominceranno anche all’ICS Mario Nannini di Vignole!
CURIOSITÀ:
Sapete chi ha costruito la bacheca per iscriversi alle attività di peer education all’ICS Mario Nannini di Vignole?
I ragazzi del servizio civile scolastico!
Ed ecco qui un bellissimo esempio di PEER TO PEER anche tra attività diverse !
È il bello di WelComE, un progetto che crea intrecci e relazioni, e lo fa per davvero.
Rispondi