Con il mese di dicembre si è concluso il progetto COLORI, acronimo di Comunità Locali per il Riscatto e l’Inclusione, un progetto (finanziato con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Toscana) volto a promuovere l’inclusione e il riscatto sociale nelle fasce deboli grazie alla realizzazione di due laboratori per lo sviluppo di competenze per l’occupabilità dei beneficiari.
È stato un periodo intenso per i protagonisti dei due HUBS di inclusione realizzati con il progetto, quello di Sartoria e Cucito, coordinato dalla Cooperativa Sociale Integra, e quello dell’Orto Giardino dell’Emporio Sociale. Durante tutta la durata del progetto abbiamo cercato di raccontare le esperienze vissute dai ragazzi, come le gite alle aziende del territorio che li hanno aiutati a scoprire come si lavora nel mondo del verde e nel mondo del cucito; abbiamo seguito passo passo i moduli formativi e ammirato i risultati raggiunti, che non hanno tardato a farsi vedere, sotto forma di frutta e verdura coltivata nel giardino dell’Emporio, o di bellissimi gioielli tessili che hanno preso vita nel laboratorio di Integra.
E adesso che cosa succede?
Ora che è finito il progetto, cosa cambia nella vita dei beneficiari? Che cosa faranno i ragazzi e le ragazze di COLORI? Il momento più delicato per ogni progettualità è proprio la sua conclusione, quando bisogna staccarsi da qualcosa che ci ha impegnati per molto tempo, e il domani di colpo diventa incerto. Per questo è importante lavorare sempre in prospettiva, con un occhio al presente e uno al futuro in modo che si possa costruire continuità indipendentemente dalle date di scadenza dei progetti. È una sfida difficile, ma che vogliamo giocare e che, con l’aiuto di tutti, sul lungo periodo siamo fiduciosi di poter vincere. Qualche punto di vantaggio ce lo danno i nostri ragazzi, che, a conclusione del progetto, sono stati tutti inseriti in percorsi di attivazione sociale o lavorativa!
Stefano è diventato un volontario dell’Orto Giardino dell’Emporio Sociale, quindi se passerete da Via Allende lo troverete impegnato nella cura delle piante e del verde che circonda l’Emporio.
Anche Francesco darà una mano nella cura e nella manutenzione dell’Orto Giardino; il suo è un inserimento socio-terapeutico del Centro di Salute Mentale di Pistoia.
Per Giorgio si è aperta la possibilità di uno stage presso un supermercato pistoiese, e anche una bella collaborazione con Albergo Etico, la struttura alberghiera gestita da ragazzi con sindrome di Down già attiva a Roma e ad Asti, e che verrà realizzata anche a Pistoia.
Marco e Romina sono inseriti nel laboratorio sulla disabilità della Società della Salute Pistoiese.
Per quanto riguarda le ragazze del laboratorio di sartoria e cucito, Andrea inizierà il Servizio Civile Nazionale presso la Misericordia di Quarrata, mentre per Eleonora e Marisela è iniziato un percorso di orientamento al lavoro.
Questi inserimenti a conclusione del progetto sono la prova tangibile che facendo comunità si creano opportunità. Opportunità per tutti, anche per coloro che in questa società vengono spesso lasciati indietro, ma che hanno tutto il diritto di stare al passo con gli altri.
Grazie a COLORI questi ragazzi hanno acquisito competenze di base che possono spendere nel mondo del lavoro, e che rappresentano un punto di partenza per un ulteriore sviluppo dell’autonomia della persona; grazie a COLORI si sono stretti rapporti d’amicizia fra i ragazzi e di collaborazione fra le aziende del territorio che si sono rese disponibili ad accoglierci per le visite didattiche; grazie a COLORI si è creato un pezzetto di comunità educante, e siamo sicuri che si sia fatto anche un passo avanti nel cammino verso la realizzazione della Fondazione di Comunità di Pistoia, un luogo forse ancora lontano, che ha le sembianze di un sogno, ma di cui già riusciamo a scorgere tutti i COLORI, come in un bellissimo arcobaleno.
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